In giugno a Parigi si è svolto il Salone dei Giochi Matematici: una sessantina di stand di associazioni, istituti di ricerca e progetti internazionali con, in comune, il desiderio di cambiare l’immagine della matematica. Lo scopo del Salone, organizzato dal Comité International de Jeux Mathématiques, era anche di incontrare alcuni ricercatori e divulgare concetti a volte difficili. Divertendosi, e attraverso l’esposizione di oggetti insoliti.
Non portate T-shirts nere in stile metallaro, né capelli lunghi e barba incolta. Non siete né nerd né geek, né secchioni. Non siete/eravate particolarmente bravi in matematica a scuola e non passeggiate per la strada con il cubo di Rubik in mano. Però amate i rompicapo e i giochi di logica. Il Salone dei Giochi Matematici, questo atteso appuntamento annuale parigino, era fatto anche per voi. Non avete potuto partecipare? Ecco alcune cose che valeva la pena di vedere.
Il nastro di Möbius fatto di biglietti di metro
Il suo nome non è molto conosciuto, ma la sua immagine si: è il simbolo del riciclaggio. Il nastro di Möbius è un oggetto che, sorprendentemente, possiede un solo lato, una sola faccia. Se ne intrecciate due, ottenete un oggetto a due facce (vedere foto).
La bottiglia di Klein
Il tetraedro di Sierpinski
Le bolle di sapone geometriche
Il software SURFER e la piattaforma IMAGINARY
Il gioco (senza nome) dei sassi
La ruota di bicicletta alternativa
I bastoncini di Nepero
Come risolvere le moltiplicazioni difficili senza fare calcoli? Nepero, l’inventore del logaritmo naturale, ce lo indica dal 1617: con i suoi bastoncini! Questi nella foto sono fabbricati dall’associazione Le trait du 6, che colleziona strumenti di calcolo antichi. Potete trovare una spiegazione sui bastoncini di Nepero, fatta dall’Università di Firenze, qui.
Illusioni ottiche
La telecamera a infrarossi e la lente in Germanio
Come è possibile vedere le immagini girate con una telecamera termica se la luce infrarossa che rileva è invisibile? Grazie a un trattamento di dati informatici. Uno studente dell’Institut d’Optique spiegava anche che la lente della telecamera non deve essere fatta di vetro o plexiglas. Questi materiali, infatti, bloccano i raggi infrarossi. Bisogna quindi usare delle lenti in Germanio, trasparente in questa banda dello spettro elettromagnetico.
Un Salone è anche l’occasione per incontrare persone con le stesse passioni. In questo spirito, la sera si è tenuto un “MatAperitivo” dove si poteva incontrare, ad esempio, l’équipe della futura Maison des Mathématiques che sarà inaugurata il 27 settembre 2015 a Quaregnon, in Belgio.