La sonda Rosetta si avvicina alla cometa 67P (selfie con cometa).

Il piccolo lander Philae si stacca dalla sonda per prepararsi all’atterraggio.

Il sito di atterraggio si avvicina.

Il sito di atterraggio è a soli 30 km di distanza.

L’attesa si fa insostenibile all’ESA (Agenzia Spaziale Europea), all’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), al CNES (Centre national des études spatiales), alla NASA (National Aeronautic and Space Administration), alla Cité des Sciences ….

….e davanti al mio computer.

Ore 17h10 (ora terrestre) l’atterraggio è riuscito!!!

Dopo dieci anni di viaggio e un lungo pomeriggio d’attesa la missione Rosetta arriva con successo alla conclusione, almeno dal punto di vista dell'”accometaggio”. Ora comincia l’avventura dell’analisi dei campioni del nucleo e della chioma alla ricerca delle origini del nostro Sistema Solare.

Si pensa infatti che le comete siano residui della nebulosa che diede origine al Sistema Solare e che conservino la composizione iniziale non modificata dalle alte temperature.  Le comete orbitano nella parte più esterna e più fredda del Sistema Solare, ragione per cui l’acqua che si trova su di esse è allo stato solido (si dice che le comete siano delle palle di ghiaccio sporco).

Ecco la prima immagine inviata da Philae.

La prima parte dell’articolo qui