Siamo a meno 1 ora e 40 minuti dall’evento spaziale più atteso degli ultimi 20 anni: l’atterraggio di uno strumento di fabbricazione umana sul suolo di una cometa per la prima volta nella storia.

L’agenzia spaziale europea ESA ha impiegato circa dieci anni per mettere a punto una sonda che potesse raggiungere una cometa in orbita attorno al sole e per fabbricare gli strumenti necessari a prelevare e analizzare campioni di suolo del corpo celeste, nella speranza di chiarire meglio le origini delle comete e del Sistema Solare.

La sonda chiamata Rosetta (come la missione) in riferimento alla stele di Rosetta, ha impiegato circa 10 anni dal lancio effettuato con il razzo Ariane 5 per raggiungere la destinazione finale e il suo bersaglio.

Aspettando davanti al computer, con il conto alla rovescia che scorre, leggo i dettagli della strumentazione a bordo (spettrofotometri, cromatografi, sistemi di imaging a infrarossi, arpioni, antenne, pannelli solari, e molto altro) e mi rendo conto che anche nel caso di atterraggio problematico, la prodezza tecnica è già riuscita! (chiaramente gli ingegneri dell’ESA non la penseranno esattamente come me). L’operazione, in atto in questo momento, avviene a circa 510 milioni di Km dalla Terra e ci invia i risultati in diretta! (In realtà in differita di 21 minuti).

Philae, il lander della missione Rosetta, ovvero il robot che deve atterrare sul suolo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko  (detta 67P) si è già staccato dalla sonda e sta aprendo le sue antenne…

Incrociamo le dita e diamoci appuntamento a dopo l’atterraggio.
Che emozione !!!

Ecco la diretta:

Il seguito qui