Qualche giorno fa terminava la 21esima Conferenza delle Parti, gli stati firmatari della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Quest’anno si teneva proprio vicino casa mia. Non potevo mancarla!
La zona accessibile al pubblico, un “villaggio” dedicato alle iniziative della società civile, si chiamava Espaces Génération Climat.
La visita è stata un’esperienza veramente gradevole. Una volta passati i controlli a raggi X, si potevano trovare: punto d’accoglienza, ufficio informazioni, guardaroba, spazi di lavoro e aree relax, posto di pronto soccorso e distributori automatici d’acqua. Tutto bello, tutto nuovo, tutto pulito. Nessuna coda neanche ai bagni. Forse gli organizzatori si aspettavano molta più gente?
Intorno a un grosso corridoio centrale si trovavano auditorium, sale di proiezione, di conferenze e tre grandi spazi espositivi, con centinaia di stand. Associazioni, istituzioni pubbliche e ONG presentavano soluzioni locali, mentre nel padiglione a fianco i capi di stato cercavano soluzioni globali.
Visualizzare e “assaggiare” la situazione
Google fornisce da qualche anno uno strumento satellitare molto utilizzato dai ricercatori per monitorare i cambiamenti visibili del nostro pianeta (deforestazione, diminuzione della banchisa e altro): Google Earth Engine. In particolare la funzionalità Timelaps permette di visualizzare i cambiamenti nel tempo. Un conferenziere spiegava come usare il software che era, poi, utilizzabile da tutti liberamente. È stato impressionante vedere a che velocità diminuisce la foresta amazzonica a causa dell’allevamento dei bovini, delle culture di soia e della costruzione di nuovi villaggi.
Per capire il legame tra inquinamento dell’aria e cambiamenti climatici attraverso l’arte, si potevano assaggiare delle smog meringues. L’aria costituisce una componente fondamentale delle meringhe. Qui ce n’erano in 4 gusti: smog di Londra, Los Angeles anni ’50, Atalanta oggi e campi coltivati della Central Valley (California). Innocue per la salute, il loro gusto era apparentemente disgustoso (figuratevi il gusto aria di Pechino!)
Qualche proposta locale
Uno dei partner della mostra itinerante ludico-educativa ECO-TRUCK era EDF, il corrispondente francese dell’ENEL. Grazie ad alcuni modellini interattivi, per esempio, si poteva capire meglio il consumo d’energia in casa (riscaldamento, illuminazione, elettrodomestici) e scoprire come risparmiare energia (e soldi).
Una proposta più giovane e divertente era il Solar Sound System, ovvero come fare una festa alimentata dalle energie rinnovabili. I DJ mettono la musica, e la gente pedala! Il sound system è alimentato grazie a pannelli solari (quando c’è il sole) oppure grazie alle dinamo delle biciclette dei festaioli.
Si trovava anche un bar nello stesso stile. Per bere un succo di frutta ottenuto frullando pezzi di carote, mele e barbabietola rossa bisognava pedalare!
Per pranzo ho mangiato fish and chips alla francese (pesce proveniente dalla pesca sostenibile-c’era scritto). Peccato che non ci fossero ostriche, avrei saputo cosa fare della conchiglia. Riducendola in polvere e mescolandola con resina di pino e olio di soia, si può ottenere una pittura o il materiale per le stampanti 3D.
Una sezione dedicata a “design e riciclo” non poteva mancare. Questa chaise longue è uno degli oggetti che ho preferito.
Gli insetti commestibili, molto ricchi di sali minerali, proteine e omega 3, possono essere degustati fritti o incorporati a biscotti salati e altri tipi di preparazioni. L’allevamento di questa sorgente alternativa di proteine ha un impatto decisamente inferiore sull’ambiente rispetto, per esempio, all’allevamento di bovini. Malgrado ciò, dubito che lo sostituirà in maniera importante, anche se si supera il pregiudizio culturale. (Non dirò se ne ho mangiato o meno…)
Le microalghe anti-inquinamento sono già una realtà. Questa lampada a microalghe permette di illuminare un ambiente e nello stesso tempo di ridurre la concentrazione di CO2 dell’aria. Le alghe hanno bisogno di questo gas per il loro ciclo vitale. Lo prelevano dal nostro ambiente per restituirci ossigeno e in più danno un tono glamour al salotto!
L’atmosfera dell’Espace Génération Climat non era eccitante e militante come quella dei villaggi del movimento Alternatiba (a settembre a Parigi) o del vertice alternativo “Summit dei cittadini sul clima” svoltosi vicino Parigi durante la COP21.
Ciononostante c’era posto per l’improvvisazione: arringhe, canti, danze, humor, travestimenti, corsi di yoga gratuiti e opere d’arte.